La notizia del momento è quella che non avremmo mai voluto sentire: primo caso di contagio da Coronavirus in Serie A, protagonista – suo malgrado – Daniele Rugani.
La Juventus, come da protocollo, lo ha messo in isolamento al J Hotel e con lui anche il resto della squadra e i componenti dello staff tecnico; quarantena anche per i giocatori dell’Inter, ultima squadra affrontata dai campioni d’Italia ma non da Rugani, rimasto in panchina per l’intera durata dell’incontro all’Allianz Stadium.
Prima del sentito match contro i nerazzurri, il difensore classe 1994 era del tutto negativo al test del tampone: l’allarme è scattato con la presenza successiva di qualche linea di febbre che ha spinto i sanitari bianconeri ad effettuare controlli più approfonditi, fino alla recente triste scoperta.
Tutto inaspettato per Rugani che, come riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’, martedì si era allenato regolarmente senza dare segni che qualcosa non andasse (infatti è tutt’ora asintomatico).
Anche Michela Persico, fidanzata di Rugani, è stata sottoposta al test del tampone: peraltro è originaria di Albino, un paese poco distante da Bergamo che è una delle città più colpite dall’emergenza Coronavirus.
Ora Rugani dovrà rispettare lo stato di isolamento di 14 giorni, periodo in cui è prevista la sfida di Champions League tra Juventus e Lione: da capire cosa deciderà l’UEFA in merito, considerato che il regolare svolgimento è a forte rischio.