Rangnick? No, il Milan, nella mente di Gianni Rivera, potrebbe andare nuovamente ad una vecchia bandiera rossonera. Da Ancelotti a Gattuso, da Tassotti, sono tanti i tecnici, in capo o vice, che si sono seduti sulla panchina del Diavolo dopo averlo rappresentato da giocatore.
Rivera è senza dubbio uno dei giocatori più importanti nella storia del Milan, nonchè in quella del calcio italiano: dopo aver rappresentato la squadra rossonera da giocatore per un ventennio, vincendo anche il Pallone d’Oro, è divenuto dirigente del club meneghino. Ma mai allenatore. Ora arriva la sua candidatura.
Se Pioli è attualmente sulla panchina del Milan e Rangnick sembra poter essere il futuro, in mezzo un po’ per gioco e un po’ seriamente, Rivera evidenzia di poter essere una possibilità nel breve o nel lungo nuovo periodo rossonero. Per ora neanche un’idea, ma nemmeno un’idea così strampalata.
Del resto Rivera potrebbe tornare nel Milan dall’alto della sua esperienza rossonera, magari affiancando Pioli o il nuovo allenatore grazie ad una vita passata in rossonero, fino al 1986, dal cui momento cominciò la carriera nella Federazione azzurra e in politica.
Sui social si sta già parlando del 77enne Rivera accostato al Milan, nonostante la sua potesse essere solo una battuta. Guai però a sottovalutare lo strano corso del calcio e l’amore della società rossonera per i suoi vecchi idoli di una vita intera.