E’ certamente considerato uno tra i migliori attaccanti dell’intero panorama calcistico europeo e, anche in questo primo scorcio di stagione ha dimostrato di essere un bomber dal valore straordinario realizzato quattro reti in sette partite di campionato, alle quali va aggiunta anche una segnata in una presenza in Europa League.
Edin Dzeko è uno di quei giocatori che possono cambiare il volto di una squadra, visto che oltre ad un ottimo contributo in fatto di goal, garantisce la capacità di riuscire a reggere da solo sulle sue spalle l’intero peso del reparto avanzato e lo sanno bene i suoi allenatori che, da Garcia e Spalletti prima, fino a Di Francesco, Ranieri e Fonseca poi, gli hanno sempre garantito una maglia da titolare.
Le qualità dell’attaccante bosniaco non si discutono, ma c’è un dato che sorprende non poco: se non c’è lui in campo la Roma non perde mai.
I numeri non mentono: da quando è arrivato in Italia nell’estate del 2015, Dzeko ha giocato 144 partite di Serie A, 84 delle quali sono state vinte dai giallorossi, 33 sono state pareggiate, mentre 27 sono state le sconfitte. Viceversa, l’ex attaccante del Manchester City, è stato costretto a saltare, in questo arco di tempo, 15 gare, 11 delle quali sono valse i tre punti finali, a fronte di 4 pareggi e 0 sconfitte.
Con Dzeko in campo la percentuale di vittorie acquisite in campionato è del 58,3%, senza di lui si arriva al 73,3%. Ma non è tutto.
C’è un altro dato che che in pochi si sarebbero aspettati: quello dei goal realizzati. Nonostante il suo preziosissimo contributo, la Roma ha viaggiato, con Dzeko schierato, ad una media di 1,9 goal a partita (273 in 144 gare), mentre senza l’attaccante bosniaco la media sale a 2,6 goal (39 in 15).
Numeri chiari, ma che evidentemente non dicono quello che è il reale valore di Dzeko e non è un caso che la Roma abbia deciso in estate di rifiutare ogni offerta giunta per la sua cessione ed anzi di rinnovargli il contratto fino al 2022.