Titolare per 6 volte nelle prime 7 stagionali, poi due partite saltate per influenza, poi un’altra da titolare. Da lì, 5 panchine consecutive nonostante l’emergenza infortuni. Alessandro Florenzi ha iniziato l’anno da capitano della Roma per il dopo De Rossi, ma nelle ultime settimane è diventato un caso.
L’ultima da titolare è stata contro la Sampdoria, gara in cui Paulo Fonseca ha perso per infortunio Cristante e Kalinic. Dalla successiva, in casa contro il Borussia Mönchengladbach, il numero 24 giallorosso ha collezionato soltanto 17 minuti, con due presenze entrando dalla panchina.
Già contro il Milan, alla seconda panchina di Florenzi, le scelte del tecnico portoghese hanno fatto rumore: prima di lui sono entrati Antonucci, Santon e Cetin, giocatori che fino a quel momento avevano avuto un minutaggio decisamente minore rispetto a quello del numero 24.
Anche contro il Napoli il capitano della Roma è rimasto in panchina fino al triplice fischio finale, scenario che si è ripetuto anche al Borussia-Park. In mezzo 12 minuti contro l’Udinese, come ultimo cambio sullo 0-4, a risultato già acquisito.
Contro il Parma domenica il ballottaggio si riproporrà: Spinazzola e Santon hanno occupato il ruolo nelle ultime cinque uscite, mentre Florenzi è stato a guardare. Gerarchie che si possono ribaltare: starà a Florenzi convincere Fonseca quando avrà nuovmante l’occasione di giocare da titolare.