Quando è approdato alla Roma nelle battute finali della scorsa sessione di calciomercato estiva, sono stati in molti coloro che si sono chiesti se alla soglia dei trent’anni Smalling potesse adattarsi al calcio italiano.
Mesi dopo, non solo il difensore inglese ha convinto anche i più scettici a forza di ottime prestazioni in campo, ma è anche diventato tra i giocatori più ambiti a livello europeo. Essendo arrivato in giallorosso in prestito oneroso, ad avere l’ultima voce sul suo futuro sarà il club che ancora detiene il suo cartellino: il Manchester United.
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, Smalling resterebbe più che volentieri a Roma, a patto che arrivi una qualificazione alla prossima Champions League, ma la sua valutazione è letteralmente schizzata alla stelle.
Il Manchester United, per rinunciare il maniera definitiva al difensore pretende qualcosa come 29 milioni di euro, una cifra troppo altra per le speranze del club capitolino.
A far lievitare il prezzo così tanto è stata la certezza che ci sono diversi top club della Premier League già pronti a farsi avanti. Mourinho ed Ancelotti hanno già chiesto a Tottenham ed Everton di provare a prendere il giocatore, e anche l’Arsenal non avrebbe problemi a soddisfare le richieste dello United. Quello imposto dai Red Devils è quindi un ‘prezzo da Premier’ e a far eventualmente abbassare le pretese potrebbe solo al limite essere la decisione dello stesso Smalling di impuntarsi e di forzare la mano per restare a Roma.
Il giocatore intanto aspetta di capire quali saranno gli sviluppi societari in casa giallorossa, ma intanto ha già fissato un paletto: la qualificazione alla prossima Champions League sarà una condizione necessaria per la sua permanenza.