I guari per Ronaldinho non sembrano essere finiti: dopo l’arresto con l’accusa di essere in possesso di un passaporto falso, l’ex attaccante del Milan è stato di nuovo fermato in Paraguay insieme a suo fratello con una nuova pesante accusa.
Secondo quanto riportato dal giornale locale ‘ABC Color’, i due sarebbero indagati dalle autorità locali per riciclaggio. Giovedì il Pubblico Ministero li aveva inizialmente rilasciati ritenendoli non colpevoli, ma nella giornata di venerdì il giudice non ha condiviso la decisione iniziale del pm dopo le due testimonianze e la polizia paraguaiana ha deciso così di arrestarli di nuovo.
In tutto ciò la stampa e le autorità si chiedono come mai Ronaldinho e suo fratello Roberto de Assis Moreira abbiano accettato di ricevere documenti falsi per entrare in Paraguay, dal momento che i brasiliani non hanno bisogno del passaporto, ma soltanto della carta d’identità.