Il Milan ha scelto il modo migliore per mettersi alle spalle la delusione per l’eliminazione dalla Coppa Italia. La compagine rossonera, alla sua ‘prima’ di Serie A dopo il lungo stop imposto dal Coronavirus, si è imposta con un netto 4-1 sul campo del Lecce, mettendo in cascina punti pesanti per la corsa che porta ad una qualificazione europea.
Tra i grandi protagonisti del Via del Mare, anche Ante Rebic che, dopo essere stato sfortunato protagonista in Coppa contro la Juventus, si è confermato un cecchino letale in campionato. L’attaccante croato, segnando al 57’ la rete che è valso il momentaneo 3-1, ha realizzato il suo settimo goal nelle ultime nove uscite del torneo.
Se i suoi numeri ormai non sorprendono più, diverso è il discorso legato alla sua ultima esultanza. Subito dopo aver trafitto Gabriel infatti, Rebic si è diretto verso un raccattapalle della squadra di casa e prima l’ha salutato con un ormai consueto pugno contro pugno e poi lo ha abbracciato.
Il giovane raccattapalle del club salentino, nelle ore successive al triplice fischio finale, è stato criticato in rete da alcuni tifosi di fede giallorossa, ma in realtà Rebic con il suo gesto ha solo cercato di consolarlo a seguito del goal subito dalla sua squadra del cuore.
Una versione questa che è circolata nelle scorse ore e che è stata confermata dal Lecce attraverso il suo profilo Twitter.
Come spiegato dalla societù pugliese, il ragazzo abbracciato da Rebic è un giovane calciatore che milita nel settore giovanile del Lecce da cinque anni.