Il ritorno in campo rimane un’incognita, nonostante l’ottimismo progressivo che sembra trapelare. La Serie A rimane in stand-by, mentre qualcuno torna ad allenarsi e qualcun altro in quarantena dopo altri tamponi positivi (Torino, Sampdoria e Fiorentina).
Sono due le questioni da risolvere, come riporta il ‘Corriere della Sera’, emerse nell’icontro tra Comitato Tecnico Scientifico e FIGC: la gestione dei casi positivi e i tamponi. Su entrambe le linee, il modello tedesco è stato bocciato.
Il Decreto parla chiaro: isolamento e quarantena per i positivi e chi è stato a contatto con loro. Se uno sarà positivo, andrà in isolamento insieme a chi si è allenato con lui. In più non ci sarebbero abbastanza tamponi per testare tutta la Serie A in maniera continuativa.
La palla ora passerà alla politica, il dossier finirà sul tavolo del Ministro alla Salute Speranza, poi sarà Conte a decidere. Dall’incontro col Comitato Tecnico Scientifico la FIGC non ha ottenuto nulla.
Le due deadline intanto si avvicinano: l’UEFA vuole i piani per la ripresa completi entro il 25 maggio, mentre la stagione andrà completata entro il 2 agosto. Scadenze meno lontane di quanto sembrano.