Dopo nove anni trascorsi all’Old Trafford, Chris Smalling diventerà un giocatore della Roma. Arriverà in prestito secco dopo aver collezionato 323 presenze con il Manchester United e dopo essere diventato, di fatto, un punto fermo della squadra.
Inizialmente acquistato (dal Fulham) come cambio dei titolari, Smalling ha scalato le gerarchie anno dopo anno fino a diventare un titolare dei ‘Red Devils’. In particolare nella scorsa stagione, prima con Mourinho e poi anche con Solskjaer.
Complice l’infortunio di Eric Bailly, rimasto ai box per gran parte dell’annata, il classe 1989 inglese è stato la spalla di Victor Lindelof, il centrale più utilizzato dal Manchester United. Ha collezionato un totale di 34 presenze, frenato anche da un problema al piede che gli ha fatto perdere due mesi di stagione.
Quando è stato a disposizione, però, Smalling ha mantenuto il posto da titolare inamovibile nello scacchiere della squadra. In Champions League ha giocato 8 partite, saltando soltanto il doppio impegno con il PSG nei quarti di finale proprio a causa del problema fisico, che lo ha colpito tra dicembre e gennaio.
Anche nella stagione precedente il difensore si è conquistato il posto da titolare dopo essere partito inizialmente in panchina. Ha chiuso il 2017/18, in cui il Manchester United è stato secondo solo al City in classifica, con un totale di 46 presenze in tutte le competizioni.
Dopo due anni da titolare (nella prima stagione di Mou era considerato una riserva) ha deciso di salutare, di trasferirsi alla Roma, chiuso soprattutto dall’arrivo di Maguire, che gli ha soffiato il posto anche in Nazionale. Smalling non è stato infatti chiamato da Southgate per il Mondiale di Russia 2018. In Italia vuole riprendersi anche la maglia dei ‘Tre Leoni’.