Primi importanti spiragli di ripartenza per il calcio italiano: dalla giornata di ieri, infatti, è possibile per i giocatori allenarsi in forma individuale nei centri sportivi messi a disposizione dalle società che stanno pianificando la ripresa con il rientro in Italia di quei giocatori volati all’estero (Cristiano Ronaldo su tutti).
Un passo decisivo verso la ‘normalità’ che potrebbe essere parzialmente raggiunta il 18 maggio con il ritorno agli allenamenti in forma collettiva, ovviamente nel rispetto di quel famoso protocollo di sicurezza stilato dalla FIGC che prevede norme di distanziamento sociale e test medici (sierologi e tamponi) per i tesserati.
Un’apertura degna di nota è arrivata niente di meno che dal ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, che ai microfoni del programma di Rai 1, ‘Frontiere’, si è augurato che la Serie A possa ricominciare per essere portata a termine nel corso dell’estate.
Spadafora ha ribadito che un eventuale stop definitivo sarebbe una decisione di competenza del Governo.
Parole che sono in linea con uno degli ultimi interventi social di Spadafora che aveva usato termini ottimistici per la messa a punto del protocollo definitivo per gli allenamenti degli sport di squadra, tema caro a tanti presidenti.
Insomma, dietrofront rispetto alle dichiarazioni pessimistiche di domenica che su Spadafora avevano attirato molte critiche da parte degli addetti ai lavori, preoccupati dalle enormi perdite economiche a cui il sistema calcio andrebbe incontro in caso di cancellazione definitiva dei tornei.