Non vengono certo da generazioni opposte. Non sono adolescenti che si confrontano con il calcio professionistico. Hanno otto anni di differenza, ma uno è uno degli attaccanti italiani più importanti del decennio (sicuramente il più discusso), l’altro l’allenatore più giovane della Serie A. Ora a confronto il Genoa-Brescia, Thiago Motta e Balotelli.
Esonerato Andreazzoli, che ha pagato un deludente (eufemismo) inizio di stagione, Preziosi ha deciso di puntare su Thiago Motta come tecnico del Genoa. Memore dell’anno pre-Inter in maglia rossoblù, il presidente del team ligure ha deciso di puntare su di lui per evitare la retrocessione.
La prima gara alla guida del Genoa sarà proprio contro l’amico ed ex compagno di squadra Balotelli. Un evento commentato da Thiago Motta ai microfoni di DAZN:
Al Ferraris però saranno avversari, come capitato in Ligue 1 nei match tra il PSG di Thiago Motta e il Nizza di Balotelli. Ora, lo saranno in maniera differente e particolare. Qualcosa di inaspettato, ma curioso. Un abbraccio prima della gara, qualche risata, tutto sembra già scritto. Ovviamente.
Nel 2009 l’approdo di Thiago Motta all’Inter, per essere uno dei perni fondamentali del Triplete mourinhano, ormai tra mito e leggenda, insuperabile. Per Balotelli quella stagione sarà la migliore in nerazzurro, conquistando stabilmente l’altro azzurro, quello della Nazionale italiana.
Una Nazionale che ha accolto anche Thiago Motta come oriundo e ha portato i due a dividere lo spogliatoio dell’Italia dal 2011 in poi, sopratutto nella (quasi) gloriosa edizione dell’Europeo 2012. Ricordo negativo per il finale, ma positivo per il cammino di Prandelli, con Balotelli hulk del torneo e Thiago Motta a difenderlo nelle sue avanzate.
Lontano dalla Polonia, ecco Genova. Nuova casa di Thiago Motta, sfida importante per Balotelli e il suo Brescia. Il Triplete è lontano, il presente è ora.