Voltare pagina e riattaccare la spina. La Juventus ha mandato in archivio il campionato, scritto un’altra pagina dei libri di storia. Nono scudetto consecutivo, il primo festeggiato nel caldo di agosto e senza tifosi. Soprattutto, con un ottavo di Champions League ancora da giocare. Perché la stagione dei bianconeri non è finita. Anzi, per certi versi è appena iniziata.
Venerdì sera a Torino arriva il Lione, che ha giocato una partita ufficiale negli ultimi cinque mesi: la finale di Coupe de la Ligue persa ai rigori contro il PSG, durata 120 minuti e decisa solo dagli undici metri. Maurizio Sarri, però, non ha tempo di pensare agli avversari. Ha già un taccuino pieno di appunti da rileggere, riordinare, trasmettere alla squadra.
I bianconeri arrivano alla Champions League con un filotto negativo che non può non destrare un minimo di preoccupazione. Soltanto due vittorie e ben quattro sconfitte nelle ultime otto partite, con 17 reti al passivo.
Risultati deludenti e prestazioni che non convincono, tanto che alla fine la quota punti è stata la più bassa del ciclo: 83, anche uno in meno della Juve di Conte che il ciclo lo ha aperto. Con la peggior differenza reti (+33), la peggior difesa (43 goal subiti), maggior numero di sconfitte in stagione (7) e anche il minor distacco al termine del campionato (+1) dal 2012 ad oggi. Lo Scudetto non ha nascosto i problemi che, in ottica Champions, preoccupano. E i numeri li evidenziano.
Certo i ritmi forsennati non hanno aiutato e gli infortuni, soprattutto in queste ultime due partite, nemmeno. Senza Dybala e De Ligt sembra davvero essere un’altra Juve. Turnover logico per dare riposo ai titolari, ma senza guadagnarci in fiducia. Anche se, come aveva dichiarato lo stesso Sarri, questa settimana era dedicata solo alla festa. Poi testa al Lione. Sperando nel recupero di Dybala e in CR7.
Ora serve riattaccare la spina, serve scuotersi e guardare a cosa hanno detto le ultime quattro settimane di calcio. Imparare dai propri errori e rimettersi in gioco. Con il fattore Stadium a favore: la Roma lo ha violato dopo due anni in cui nessuno ci aveva vinto in Serie A. In Champions, invece, l’ultima è stata l’Ajax un anno e quattro mesi fa. Per ribaltare il Lione servirà un’inversione di rotta. Sotto tutti i punti di vista.