Batosta all’esordio, sconfitta rocambolesca nel secondo turno, k.o dopo aver accarezzato il sogno per pochi minuti. L’Atalanta esce con le ossa rotte da Manchester nel terzo turno di Champions League, ancora a secco di punti nel proprio girone dopo i k.o contro Dinamo Zagabria, Shakhtar e lo stesso team Guardiola.
Paga la prima volta, l’assenza di Zapata e la mancanza d’esperienza in Champions. Paga tante cose un’Atalanta che poteva fare meglio in queste prime giornate e invece si ritrova costretta a sperare nel futuro ancora una volta, nella possibilità di rialzarsi nel turno successivo. Ora però, le gare rimanenti cominciano ad essere poche.
Al giro di boa l’Atalanta si ritrova a zero punti, come fu la Roma nel 2004/2005. L’ultima italiana che non riuscì ad ottenere nemmeno un pareggio nelle prime tre gare dei gironi di Champions fu quella giallorossa, che quindici anni fa, inserita nel gruppo B con Bayer Leverkusen, Real Madrid e Dinamo Kiev chiuse addirittura senza vittorie e con un solo punto in cascina.
In successione il 4-0 subito contro la Dinamo Zagabria, il 2-1 contro lo Shakhtar e dunque il 5-1 contro il Manchester City. Undici goal subiti, sulla scia delle piccole squadre d’Europa dei più svariati paesi al cospetto di compagini magari non abituate a raggiungere le semifinali, ma comunque a confrontarsi assiduamente con la musichetta della Champions.
L’Atalanta la sentirà sicuramente altre tre volte, con la consapevolezza di dover vincere a più non posso da qui in avanti per ribaltare la situazione di questo girone d’andata. La classifica in campionato promette bene anche riguardo una possibile nuova qualificazione, ma fin qui la delusione va oltre la consapevolezza di non poter essere subito il Real Madrid a livello europeo.
Tornando al 2004, quella Roma aveva meno possibilità di arrivare agli ottavi visti i nove punti del Real e i sei della Dinamo Kiev (tre del Bayer), mentre l’Atalanta ha quattro punti di distanza dal secondo posto. Niente è ancora compromesso, ma nel quarto turno, contro il City, serviranno i tre punti. Prendere o lasciare.