Un italiano al Tottenham. Non in campo, o almeno non ancora, ma nello staff di José Mourinho. È Giovanni Cerra, 44 anni, analyst romano che, come ai tempi del Manchester United, lavorerà a stretto contatto con il manager portoghese anche a Londra.
C’è anche lui nel nutrito elenco di personaggi, variegati e di nazionalità diverse, che comporranno l’elenco dei collaboratori di Mourinho. Fanno parte della lista, tra gli altri, anche João Sacramento e Nuno Santos, i quali, come comunicato nel pomeriggio dal Lille, hanno lasciato il club francese per iniziare una nuova avventura al Tottenham.
Cerra, come detto, ricoprirà il ruolo di technical analyst. Ovvero, si occuperà di raccogliere dati utili per ‘leggere’ le prestazioni dei propri giocatori e di quelli avversari. Una mansione tattica fondamentale per Mourinho.
Lo stesso Cerra, peraltro, è divenuto famoso nel 2016 fa per un episodio in cui, suo malgrado, è diventato protagonista assieme a Rui Faria, altro storico collaboratore di Mourinho. Uno screzio avvenuto ai bordi del campo a causa della mancata lettura di un cambio modulo dello Zorya, avversario in Europa League, con tanto di indicazioni imprecise a Paul Pogba.
Proprio Mourinho, al termine di quel match, non si era fatto scrupoli nel puntare il dito nei confronti dei propri collaboratori per quanto accaduto quella sera:
Un episodio di campo come tanti altri, naturalmente. Un diverbio immediatamente chiarito, tanto che Cerra ha continuato a lavorare con Mourinho, lasciando poi il Manchester United assieme a José a febbraio. Qualche mese dopo, rieccoli insieme. Toccherà a loro rialzare le quotazioni di un Tottenham in crisi profonda.