Non ha mai smesso di segnare, Jamie Vardy. Certo, non al livello di quel magico 2015/2016. Ciò nonostante si è parlato decisamente meno del 32enne inglese nelle ultime annate, visto l’arrivo di nuovi protagonisti sulla scena inglese, viste le difficoltà del Leicester post Ranieri. Ora, però, è impossibile non parlare dell’ex metalmeccanico.
Il Liverpool domina la Premier, il Leicester insegue a -8. Più di City (a -6 dalle Foxes), Chelsea, Tottenham, Arsenal e United, è la squadra di Rodgers a tenere un minimo vivo il campionato, altrimenti già finito in questo inizio dicembre. Non ci sono più i Mahrez e i Kante, ma Vardy sì, a sedici goal.
Sedici gare, sedici reti per Vardy, che sta migliorando perfino lo score dell’autunno 2015, quando con una squadra leggendaria si insinuò nelle nobili posizioni della Premier League prima di lottare seriamente per conquistare il titolo. Allora, dopo le stesse partite, i goal furono quindici.
Sta vivendo una seconda giovinezza da anni Vardy, ma questa va oltre ogni aspettativa. E parliamo di qualcuno che nel maggio 2019 ha concluso con 18 goal, mentre l’anno precedente con 20. Numeri da big assoluto, che ha però però perso il posto nella Nazionale inglese. All’Europeo 2020, però, vuole esserci e lottare per una maglia.
Southgate lo osserva, convinto che la sua esperienza possa dare una seria mano all’Inghilterra, rinata al Mondiale 2018 dopo decenni di grandissime delusioni nelle competizioni d’elite. Vardy non si ferma più e punta a superare i 31 centri con il Fleetwood Town Football Club nella quinta serie inglese. Otto anni fa.
Il suo record in Premier non è dietro l’angolo, ma quasi: 24 reti totali nel 2016, con il titolo inglese vinto. E’ a -8, con ventidue gare ancora da disputare. Tutto può accadere certo, ma difficilmente Vardy mancherà il sorpasso a sè stesso.
Anche il Leicester può sorpassare sè stesso? Difficile, se non impossibile. Il Liverpool sembra infermabile, unica squadra non ancora sconfitta nei cinque maggiori campionati europei. Non hanno motivazioni in più, ma una distanza siderale e una qualità enorme su cui fare affidamento. Certo, anche nel 2015 il Leicester sembrava una favola destinata al massimo alla Champions, eppure…