Quella che sta vivendo Nicolò Zaniolo è la stagione della definitiva consacrazione. Dopo essersi proposto nella scorsa annata come uno dei più grandi talenti del panorama calcistico italiano, in questa si sta confermando ad altissimi livelli.
Diventato un titolare inamovibile della Roma, il gioiello giallorosso ha realizzato tre reti nei primi dodici turni in campionato (tutte tra il nono e l’undicesimo turno) proponendo prestazioni sempre di ottimo spessore e recentemente ha trovato anche i suoi primi goal la maglia della Nazionale maggiore Azzurra (doppietta nel 9-1 rifilato all’Armenia).
Zaniolo è per qualità e duttilità un giocatore dalle caratteristiche rare e c’è un dato che conferma ulteriormente il suo peso specifico all’interno dello scacchiere di Fonseca: i dribbling riusciti.
Il dato si riferisce alle sue prove in questa edizione dell’Europa League. Zaniolo ha disputato sin qui quattro partite nel torneo (è anche andato in goal contro Basaksehir e Borussia Monchengladbach) per un totale di 333’ in campo all’interno dei quali ha portato a termine ben 17 dribbling.
Nessuno in questo primo scorcio di Europa League è riuscito a fare meglio di lui e se si allarga il discorso alle competizioni europee in generale, è secondo assoluto dietro al solo Leo Messi.
Il fuoriclasse argentino del Barcellona, nei 301’ giocati sin qui in Champions League, ha viaggiato ad una media di 28 dribbling riusciti.