Per riuscire a fare affari al top nel mondo del calcio, e del calciomercato, serve andare oltre le proprie diffidenze, i propri pensieri fissi e magari poco oggettivi. A volte però questi sono talmente fermi che appare impossibile superarli per il bene del club. Chiedere a Roman Abramovich.
Da quando è arrivato al Chelsea, infatti, Abramovich non ha mai fatto affari con i cugini londinesi del Tottenham. Nonostante i grandi campioni passati tra gli Spurs negli ultimi anni, il presidente dei Blues non ha mai voluto accettare un accordo con loro.
Carlton Cole, ex attaccante del Chelsea nei primi anni 2000, ha raccontato come il suo ex presidente nel 2006 avesse bloccato il trasferimento:
Cole, ora 37enne, all’epoca si trasferì al West Ham, ha parlato di una questione venuta fuori solamente ora, ma che ha le sue radici proprio prima dell’arrivo al Chelsea come proprietario in grado di cambiare per sempre la storia del club.
Nel 2006 Abramovich aveva anche visitato White Hart Lane, vecchio stadio del Tottenham, prima di acquistare il Chelsea: rimase colpito in negativo dal quartiere, paragonandolo ad Omsk, città siberiana in cui risiedono le sue raffinerie.
Non è chiaro però se proprio per tale motivo, negli ultimi 14 anni nè Kane, nè Kante, nè Son, nè tantomeno i giocatori Blues, siano riusciti a cambiare sponda londinese.