I 5 giocatori ai quali faremmo tirare un rigore decisivo

L’Airone sarebbe sempre e comunque la nostra prima scelta. Anche e soprattutto per la tranquillità con cui si presenta sul dischetto, mette a terra il pallone, prende la rincorsa, e poi tira una mina centrale, senza pensarci troppo. Caracciolo ha tirato, per anni, i calci di rigore alla stessa maniera, appunto. A occhi chiusi, forte, al centro. E ne ha sbagliati pochissimi.

Sarà un caso? No di certo, e quindi noi, per un rigore decisivo, ci affideremmo senza esitazione alcuna al suo siluro.

Negli ultimi anni abbiamo imparato ad apprezzare la battuta del centrocampista italo-brasiliano, sebbene non sia proprio di quelle tranquillizzanti. Il giocatore del Chelsea arriva tranquillo sul dischetto, e poco prima di colpire, fa un saltello. Il portiere resta in piedi fino all’ultimo, ma la velocità dell’esecuzione di Jorginho lo condanna quasi sempre a non capire da quale parte tirerà.

Insomma, non è il massimo della tranquillità, visto che ti lascia credere fino all’ultimo che potrebbe succedere un disastro. Ma finché funziona…

Matt Le Tissier è un nome fortemente iconico per i cultori del calcio inglese anni ’90. Con la maglia del Southampton è diventato una vera e propria leggenda, grazie anche al suo modo di essere e di giocare fortemente fuori dal coro. Dall’aspetto, tutto sembrava tranne che qualcuno pagato per giocare a calcio, ma poi, in campo, lasciava parlare i suoi piedi. Che parlavano, eccome se parlavano.

E, in più, era una vera e propria sentenza dal dischetto: 48 rigori su 49 segnati in carriera, e siccome l’unico errore se lo è già giocato, noi faremmo sicuramente affidamento su di lui.

Come sarebbe a dire, un portiere? Facciamo le persone serie, dai.

Ecco, mai stati più seri di così. Il portierone cileno è sempre stato uno dei nostri idoli, ma soprattutto è sempre stato dotato di un piedino fatato con cui tirava punizioni e, appunto, calci di rigore. E soprattutto, essendo una testa calda, è uno di quei calciatori che non ha paura di niente, figuriamoci di un rigore decisivo. Potreste obiettare che oggi Chilavert ha una certa età e pesa qualche decina di chili in più del passato. Ok, avete ragione. Nel caso in cui dovessimo farlo tirare a Chilavert, dovremmo prima dotarci di una macchina del tempo per tornare a metà anni Novanta.

Non sappiamo quanti rigori abbia tirato in carriera Fabio Grosso, che percentuali realizzative abbia, come preferisca tirarli, quale angolo preferisca. Non sappiamo niente, non vogliamo saperlo.

Ci basta che si presenti sul dischetto con lo stesso sguardo del 9 luglio 2006, che guardi la porta con la stessa freddezza, che aspetti con la stessa serenità il fischio dell’arbitro per partire e prendere la rincorsa. A noi, poi, resterà solo il compito di abbracciarci e correre ad esultare veloci come il vento.