Dopo la sconfitta del Manchester City in casa del Liverpool, domenica pomeriggio, il Leicester di Brendan Rodgers si è ritrovato dove – molto probabilmente – non pensava di trovarsi qualche mese fa: da solo, al secondo posto della classifica della Premier League.
La squadra delle Foxes, ben nota al mondo per l’impresa compiuta nel 2016 con la vittoria del campionato sotto la guida di Claudio Ranieri, è sicuramente la sorpresa più bella di questo avvio di stagione in Premier League, anche perché è riuscita a tornare ad alti livelli con una squadra che, seppur attrezzata degnamente, sulla carta non è all’altezza di tante altre che dovrebbero essere ben più abituate a stare ai piani alti.
Oltre che dell’organizzazione imposta dall’allenatore, il merito è anche di uno dei protagonisti di quella storica e leggendaria cavalcata, che sembra aver posizionato indietro le lancette dell’orologio. Già, perché il Jamie Vardy che stiamo ammirando in questo inizio di stagione è davvero molto simile a quello che aveva trascinato (a suon di gol e record) le Foxes alla vittoria della Premier.
In questa stagione, i numeri non mentono: con la rete segnata all’Arsenal è arrivato a quota 11 gol in 12 partite, bottino che gli consente di essere al momento in testa alla classifica dei marcatori del campionato inglese.
Intendiamoci, non che Vardy avesse smesso di segnare di punto in bianco. Nelle scorse tre stagioni, quelle successive a quella del titolo, ha comunque segnato 51 gol. Ma se consideriamo che la miglior stagione realizzativa di queste è stata quella del 2017/18, terminata a quota 20, capiamo bene come l’attaccante sia sulla buona strada per superare quel numero.
Ma non sono solamente i numeri a raccontare il buon momento di Jamie Vardy, che a 32 anni si avvia ormai verso l’ultima fase della sua carriera. Il bomber del Leicester è tornato decisivo, è tornato a trascinare i compagni con quella leadership e quella cattiveria agonistica che lo avevano fatto emergere prima ed esplodere poi nelle stagioni del boom del Leicester.
Oggi Jamie Vardy non è più una sorpresa, non è più l’outsider che arriva dal nulla e si prende tutto. Oggi Jamie Vardy è un attaccante di razza che ha saputo conquistare il suo posto nel mondo con il sudore e con la fatica, e oggi, soprattutto, Jamie Vardy è temuto e rispettato da tutte le difese della Premier League.
Quasi sicuramente, visto anche il ritmo infernale del Liverpool capolista, il Leicester quest’anno non ripeterà l’exploit della stagione 2015/16. Ma se le Foxes lotteranno per un piazzamento in Europa (anche quella più prestigiosa, magari) il merito sarà anche e soprattutto del ritorno ad altissimi livelli del suo numero 9.