Da due anni, in Serie A, la storia si ripete. Era successo quando Ciccio Caputo, dopo anni di Serie B, passati a bucare le porte avversarie, era arrivato in Serie A, e finalmente si era fatto conoscere da tutti, a suon di gol, che però non servirono a salvare l’Empoli.
Sta succedendo di nuovo quest’anno, con Alfredo Donnarumma che, reduce dal titolo di capocannoniere del campionato cadetto, è sbarcato in Serie A e ha cominciato a segnare, con la maglia del Brescia, riprendendosi con gli arretrati il tempo perso in tutti questi anni.
Cosa avevano in comune Ciccio Caputo e Alfredo Donnarumma (oltre al fatto di aver giocato insieme nella stagione 2017/18 con la maglia dell’Empoli, in una coppia gol devastante)? Entrambi sono arrivati in Serie A dopo aver fatto la gavetta, e dopo aver segnato valanghe di gol in Serie B, ma soprattutto l’hanno fatto quando tutti sembravano ormai aver perso le speranze su di loro, quando insomma sembravano troppo “vecchi”.
Ecco, anche quest’anno in Serie B il film sembra sul punto di ripetersi. Anche quest’anno, in cadetteria, c’è un bomber non più giovanissimo che sembra avere intenzione di trascinare la sua squadra e farsi conoscere dal pubblico calcistico italiano.
Stiamo parlando di Michele Marconi, attaccante classe 1989 del Pisa, che si è dimostrato una delle rivelazioni più interessanti dell’inizio di stagione in Serie B, con i suoi 7 gol segnati nelle prime esibizioni stagionali.
Marconi non è mai stato abituato a segnare valanghe di gol; basti pensare che nello scorso campionato, nella regular season del campionato di Serie C, aveva segnato 8 gol in 27 partite, e che in carriera la sua migliore stagione lo aveva visto protagonista di 12 gol in 28 partite con la maglia dell’Alessandria.
Insomma, niente lasciava presagire un exploit del genere per l’attaccante del Pisa, che pure aveva cominciato la stagione nel peggiore dei modi, sbagliando all’esordio un calcio di rigore al 90′ contro il Benevento. Marconi non si è perso d’animo, e nelle giornate successive ha trovato addirittura tre doppiette, contro avversari di livello assoluto come Chievo, Cremonese ed Empoli.
Marconi è praticamente all’esordio in Serie B, ma non sulla carta: infatti aveva disputato 5 partite (anzi, 5 spezzoni) con la maglia del Grosseto nel 2008/09, senza però riuscire a conquistarsi poi un posto da protagonista in quel campionato. Lui, però, nonostante abbia passato gli ultimi anni sui campi sempre ostici della Serie C, ha già esordito in Serie A, all’inizio della sua carriera. Infatti è cresciuto nel settore giovanile dell’Atalanta, e tra il 2007 e il 2009 ha giocato 7 spezzoni di partita nel massimo campionato.
Il centravanti del Pisa è un attaccante “vecchio stampo”, uno di quelli che ama giocare con il fisico e che fa anche il lavoro sporco per i suoi compagni; viste le storie di Donnarumma e Caputo, a qualcuno è venuto in mente che la sua potrebbe essere la prossima favola del calciatore operaio che arriva in Serie A e che comincia a segnare anche quando la carta di identità comincia a ingiallirsi.
E, probabilmente, questi sognatori non hanno neppure tutti i torti. Molto, però, dipenderà da quanto lontano arriverà il Pisa quest’anno e da quanto durerà questo momento magico del suo centravanti.